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Responsabile del laboratorio: Paola Gario e-mail: paola.gario@unimi.it Classi a cui è destinato: I e II della scuola secondaria superiore Numero massimo di allievi partecipanti: gruppo classe Modalità di svolgimento: a Scuola, in un’aula che deve essere dotata di pc e proiettore. Un CD-Rom consente un uso autonomo del Laboratorio, ma si può richiedere il supporto di un docente esterno. |
Presentazione
Il laboratorio mira a far prendere
all’alunno dimestichezza con l’attività dimostrativa, ponendo una
particolare
attenzione alla lettura e alla scrittura in ambito
geometrico.
Il
laboratorio accompagna l’alunno
nel suo percorso verso l’attività dimostrativa: nella prima unità si
mostra che
non ci si può fidare ciecamente del disegno; nella seconda si guida
l’alunno
nella comprensione di una dimostrazione particolare (tratta da un
dialogo
platonico riadattato); nella terza viene illustrata una dimostrazione
tratta
dal papiro di Rhind, molto schematica e per certi versi oscura, che
l’alunno,
in un percorso guidato, dovrà decifrare; nella quarta si introducono i
primi
tre postulati di Euclide e il postulato dell’intersezione che
permettono le
costruzioni con riga e compasso e alcune dimostrazioni basilari.
La decisione
di dare un taglio
linguistico a questo laboratorio nasce dalla consapevolezza della
totale mancanza
da parte degli alunni di saper leggere e scrivere un testo matematico;
questo
si rivela sia nello scarso utilizzo del libro di testo sia nella
tendenza, da
parte degli alunni, a non completare i quesiti di tipo aperto.
La ragione
di tale mancanza è in
parte dovuta a pigrizia, in parte, forse soprattutto, al fatto che gli
alunni
non vengano abituati né alla pratica della scrittura né a quella della
lettura
in ambito matematico.
Ecco perché
nel laboratorio le
attività, sempre accompagnate da diapositive, vengono proposte sotto
una forma
che permetta l’esercitazione della scrittura in un contesto geometrico.
A
conclusione delle prime tre
attività, proprio per esercitare la capacità di lettura, viene proposto
un test
“cloze“, ovvero un testo mutilato di una parola ogni cinque.
Le attività
del laboratorio possono
essere utilizzate come introduzione allo studio della geometria
euclidea, e
sono quindi destinate al biennio della scuola secondaria di secondo
grado.
La geometria euclidea è l’ambito in cui nella tradizione scolastica italiana si educano gli allievi a fare le dimostrazioni. Come superare gli atteggiamenti negativi nei confronti della dimostrazione e indurre negli allievi la consapevolezza del suo interesse e della sua importanza?
Il laboratorio è articolato in quattro unità: per ciascuna, il materiale è costituito da una presentazione in ppt e da schede di lavoro, alcune delle quali adatte sia al lavoro di gruppo che al lavoro individuale. Le unità sono fruibili anche indipendentemente l’una dall’altra. Una Guida dettagliata accompagna il docente nella sperimentazione, che può quindi essere fatta in completa autonomia.
Unità 1: Perché dimostrare ciò che è evidente?
L’attività mira a convincere gli allievi della necessità di leggere le immagini
con occhio critico.
Unità 2: Il Menone
La seconda unità del laboratorio è dedicata alla nascita della dimostrazione in
matematica.
Unità 3: Il papiro di Rhind
La terza unità del laboratorio mira a valorizzare il ruolo dell’argomentazione,
volgendo lo sguardo alla matematica dell’antico Egitto che prescrive delle
procedure senza esplicitarne le ragioni.
Unità 4: I postulati di Euclide e le costruzioni
con riga e compasso
In questa unità vengono stabilite le regole del gioco delle costruzioni con
riga e compasso. Per gli allievi è l’occasione di fare le prime esperienze in
geometria sulla dimostrazione, riferita a un sistema assiomatico.
I docenti interessati a sperimentare il laboratorio nelle loro classi possono richiedere la password per aprire la cartella criptata alla Prof.ssa Gario.
Anche i docenti interessati al supporto di un docente esterno sono invitati a contattare la Prof.ssa Gario.