Uno degli obiettivi storici dell’area Matematica del Piano è quello di
portare gli studenti delle scuole secondarie superiori a fare qualche
“esperienza di matematica” su alcuni temi
stimolanti e significativi di questa disciplina, coinvolgendo anche i loro insegnanti nella costruzione di
tali esperienze. Ciò nella convinzione che la modalità di lavoro “per problemi”
permette di far toccare con mano agli studenti il modo di procedere
tipico di chi fa matematica e di avvicinarli all’idea che la matematica
sia una disciplina viva e una risorsa fondamentale del proprio bagaglio
culturale. Un
approccio meno formale (e insieme più profondo) di quello della didattica tradizionale motiva gli allievi e consente di raggiungere risultati
significativi in direzione dell’apprendimento consapevole delle nozioni
e dei concetti, dando più spessore alla conoscenza e riducendone
la “volatilità”.
A
questo obiettivo si è
aggiunto nel Piano
2010-12 quello di aiutare gli studenti dell'ultimo biennio delle
scuole secondarie superiori ad autovalutare la propria preparazione in
matematica in vista della scelta del successivo percorso formativo, che
ha trovato uno sviluppo naturale nel nuovo obiettivo del Piano
2014-16 riguardante
l'innovazione di strumenti e metodologie didattiche dei corsi a
carattere matematico nei corsi di laurea scientifici al fine di ridurre
il tempo necessario a concludere gli studi universitari, limitando gli
abbandoni.
Seguendo le azioni del Piano nazionale, l'Unità operativa Milano Città Studi realizzerà laboratori di vario tipo.
Per
quanto riguarda quelli di orientamento,
la scelta dei temi proposti
è ampia e diversificata: si cercherà di mettere in luce volti inconsueti
della
disciplina e mostrare aspetti della
matematica vicini alle applicazioni. Inoltre, in accordo con le linee
guida, si terrà conto della necessità di
privilegiare contenuti almeno in parte relativi alla programmazione di
classe e dell’importanza di sviluppare tematiche interdisciplinari.
Per
ottimizzarne la ricaduta, si punterà, come già in parte fatto nelle
precedenti edizioni, a costruire per alcuni laboratori anche la
versione “chiavi in mano”, pronta per essere fruita direttamente dagli
insegnanti in classe.
I
laboratori di autovalutazione,
come già nella precedente edizione del PLS, saranno volti a migliorare la capacità di apprendere e
comunicare ma soprattutto a
fotografare competenze e difficoltà, intervenendo non solo
per migliorare la preparazione disciplinare dello studente, ma anche per mostrare come rendere tale conoscenza attiva e consapevole, contribuendo a orientarlo nella scelta
del percorso formativo successivo.
Per un ridotto numero di scuole e studenti verranno proposte attività di alternanza scuola-lavoro, che impegneranno gli studenti in ambiti quali la ricerca bibliografica in matematica, la realizzazione di saggi divulgativi e la loro video-presentazione con l’utilizzo dei programmi più aggiornati e diffusi in ambito scientifico.
Sarà anche proposto un laboratorio indirizzato ai docenti, seguendo l’indicazione fornita nel Piano di consolidare, sviluppare e mettere a sistema le opportunità di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche in servizio nella Scuola secondaria di secondo grado.
Infine verranno sviluppati nuovi strumenti e metodologie didattiche per ridurre il tasso di abbandono tra primo e secondo anno della laurea triennale. Il progetto prevede, secondo le linee guida, l’esplorazione delle tecnologie a complemento dell’insegnamento tradizionale, nonché l’addestramento di studenti di laurea magistrale e di dottorato per il tutoraggio degli studenti coinvolti nelle attività previste dal PLS.